Risoluzione di un caso di vertigini in presenza di “anomalia di Kimmerle”

Rassegna Scientifica SIKMO

Risoluzione di un caso di vertigini in presenza di “anomalia di Kimmerle”

a cura del Dr. Giorgio Giorgini – Dottore in Kinesiologia

Questo caso concerne la valutazione e il trattamento Kinesiologico di una donna di 43 anni che ha scelto di venire al mio studio dopo aver seguito terapie presso altri professionisti con esiti negativi. Nell’ambito di una valutazione globale dell’intero organismo mediante i metodi della Kinesiologia Applicata, la cliente è stata oggetto di trattamento per un caso di “Vertigini” associato, si suppone, ad Anomalia di Kimmerle, con risultati soddisfacenti. L’esame obiettivo ha rivelato una rettilineizzazione del rachide cervicale con retrusione mandibolare, causante diversi disturbi scatenanti, e quando tali fattori sono stati risolti, la sintomatologia associata è scomparsa.

ANAMNESI:

l! 29 novembre 2008, la cliente, una donna separata di 43 anni, con un figlio a carico di 16 anni, si è presentata presso il mio studio di Bologna. Stava attraversando una fase acuta di vertigini, con frequenti cefalee, soprattutto al mattino e alla sera, nella fase post cena fino al coricamento a letto. Dall’esame

RX al rachide cervicale effettuato 3 gg prima, risultava: modesta scoliosi sx convessa con lieve rotazione dei corpi vertebrali verso questo lato; appiattita la lordosi; segni diffusi di spondiloartrosi, particolarmente marcati nel tratto distale della colonna, ove si segnala severo restringimento dello spazio C5-C6, per discopatia cronica degenerativa. Si segnala la presenza del forarne arcuale, per ossificazione del ligamento che passa al di sopra dell’arteria vertebrale, in corrispondenza dell’arco posteriore dell’atlante (anomalia di Kimmerle). Tono calcico nella norma (26/11/2008).

Inoltre ha subito interventi in bocca, lamenta lombalgia e gonalgia sx. Alluci doloranti (principio di valgismo) e periartrite spalla dx. Racconta di un piccolo calcolo alla cistifellea con sabbia nei reni e le è stato diagnosticato il rene dx più basso. Utero fibromatoso e climaterio anticipato, Le mestruazioni sono assenti da 3 mesi. E’ leggermente anemica, consuma molto saccarosio, beve poco (disidratata al pitch test) e ha pareti vescicali ispessite da frequenti cistiti avute in passato.

ESAME OBIETTIVO:

ISPEZIONE POSTURALE: In posizione ortostatica, la cliente si presenta frontalmente sufficientemente in asse rispetto alla verticale di Barré (con filo a piombo su analizzatore posturale), con la spalla dx solo leggermente più alta e l’ileo di sx leggermente più alto. La schiena in flessione frontale presenta delle fissazioni lombo-sacrali e infrascapolari; in latero flessione è più mobile verso dx confermando le stesse fissazioni. L’analisi prosegue sul lettino rilevando, con il test sulle sacroiliache, un ileo ant. Sx corretto in seguito con i cunei di Dejarnette (SOT). II viso sembra armonico, con una leggera retrusione mandibolare. L’escursione articolare cervicale è limitata in rotazione v/sx e in flessione v/dx.

ISPEZIONE PALPATORIA: Tensioni muscolari cervicali a carico degli

estensori del collo e degli SCOM, i masseteri in ipertono con dolenzia all’ATM. Le zone NL del sopraspinato molto dolorose specialmente nei pressi della cuffia dei rotatori di dx. La zona addominale è tesa alla palpazione specialmente in zona peripubica, Sacrospinali contratti in zona lombare, il resto del tono muscolare nella norma. Si riscontra un notevole cavismo a carico dei piedi dx e sx, con principio di alluce valgo.

TEST MUSCOLARE: Psoas inibiti bilateralmente, a indicare una

fissazione occipitale.

Estensori del collo fortemente inibiti, Occiput inf. Positivo, sopraspinato dx debole. Adduttori e tensori fascia lata inibiti, tibiali e perronei deboli con muscoli surali in spasmo, molto dolenti al CIA Stretch. Test positivo dell’area masticatoria.

TRATTAMENTO:

Viste le condizioni di tensione localizzate soprattutto nella zona craniocervico-scapolare, quindi difficilmente trattabile manualmente, opto per una prima seduta di allentamento e di ascolto in Craniosacrale, soprattutto nella zona collo/plesso sub-occipitale. La prima percezione è quella di movimenti craniali di natura rotatoria imperfetti. II sopraspinato ha dato un challenge positivo in Inspiration assist a dx e in expiration assist a sx. In seguito a questa

correzione percepivo ancora tensioni, soprattutto lungo la sutura occipitomastoidea sx. Al test NL post del sopraspinato, il NL sx era OFF. Dopo tale correzione lo SCOM e i flessori profondi del collo si sono completamente rinforzati. Occiput inf OFF, dopo tale correzione gli Psoas si sono rafforzati. La seconda categoria pelvica, dopo tale correzione e con l’aiuto dei cunei di Dejarnette, è stata eliminata.

II 04/12/2008 si è ripresentata riferendo che la cefalea era già migliorata, ma le vertigini rimanevano. Al pre-test risulta disidratata, come la seduta precedente. La invito a bere di più e più spesso, trattenendo per qualche secondo l’acqua in bocca, passandola sotto la lingua, spiegandole il motivo.

Testando nuovamente il sopraspinato, emerge il diaframma cerebellare OFF. Mi dilungo in questa correzione, lavorando bene tutta la zona, mobilizzandola. Poi ricorreggo l’Occiput inf, e l’Inp/Exp ass. Ascoltando i movimenti craniali mi accorgo di un notevole miglioramento nelle liberazioni delle limitazioni dinamiche.

Il 13/12/2008 la cliente mi riferisce di sentirsi meglio, con una benefica sensazione di maggiore mobilità del collo, e solo sporadiche fasi di cefalea. Insisto con diaframma cerebellare, occiput inf, correggo C1 con la respirazione assistita, NL e NV dei sopraspinati.

Dopo la pausa natalizia si ripresenta il 7 gennaio dicendo di avere ancora vertigini ma di stare meglio con il collo e la testa (a suo dire più leggera).

Opto per i masticatori, dato che al test sulla sinfisi mentoniera c’è un OFF (MID). Chiedo ai muscoli sostituti di darmi notizie sul massetere, temporale e pterigoidei; risultando questi ultimi OFF li correggo. Lavoro bene anche I’ATM, mobilizzo il collo e continuo in CSR, SSO+reset RTV+ Rocking mastoideo, e la cliente mi dice subito di percepire una nuova strana sensazione, come se le vertigini fossero inibite.

La settimana seguente, mi comunica felicemente di aver avuto solo qualche sporadica manifestazione di vertigini. Decido di fare una seduta basata su CSR: falce cerebellare, SSO, Mastoidi, 3 plessi, rimanendo di più sul sacro, ottenendo un buon rilascio a quest’ultimo livello.

La volta seguente, oltre alle correzioni di base, testo e correggo il riflesso stapediale, risultato OFF, come anche il riflesso eustachiale ed oculomotorio. Durante queste correzioni si sono manifestati diversi borborigmi. Testo e correggo il diaframma respiratorio e allento alla fine con CSR.

li 18/3/2009, riesaminando la cliente, mostrava un miglioramento piuttosto ovvio nella simmetria posturale, nelle tensioni del collo e nelle funzionalità di tutti i muscoli del cingolo scapolare, comunicandomi anche il ritorno del ciclo mestruale..

Dopo altri due appuntamenti, il 18/4/2009, fu una cliente estremamente entusiasta quella che fece ritorno allo studio, e riferì che le vertigini, con quella fastidiosa sensazione di testa nell’acquario, erano completamente scomparse,

Nei follow up seguenti, fino alla stesura della presente tesi, sono stati rari i casi di vertigine e di cefalea, subito inibiti da una seduta di kinesiologia Applicata.

DISCUSSIONE:

L’ anomalia di Kimmerle, in condizioni anatomo-fisiologiche regolari, è una banale variazione anomala della prima vertebra cervicale, che consiste nella presenza di un canale osseo (ponticulus posticus) nel plesso bilaterale del solco per l’arteria vertebrale, dato dalla ossificazione del tendine superiore. Questo canale, quando di diametro ridotto, può causare una considerevole compressione ischemica dell’arteria vertebrale con conseguente riduzione del flusso sanguigno cerebrale.

Diversi studi sul caso associano a questa anomalia un aumento della frequenza di cefalea e importanti manifestazioni cliniche di insufficienza vertebro-basilare con emicrania senz’aura. In questo caso, la cliente ha manifestato la priorità a risolvere la persistenza delle vertigini: queste si manifestano con un senso di pressione interna fastidiosa, ma anche con capogiri e senso di testa nell’acqua, che potrebbe far sospettare un disturbo del sistema cardiovascolare.

Nella storia della cliente c’è un caso di colpo di frusta che, associato alla presenza di artrosi cervicale e a un leggero stato d’ansia, potrebbe aver alterato l’equilibrio dell’area cervicale. Walther parla di vertigini molto frequenti causate da problemi cervicali. Mentre la correzione con Inspiration/Expiration Assist può correlarsi a un disturbo nel meccanismo vestibolare destro e sinistro derivato da una controrotazione delle ossa temporali.

Questo tipo di controrotazione è causato da lesioni come la protuberanza del parietale su un lato e la discesa del parietale sull’altro, o in inspirazione ed espirazione assistita sui lati opposti E’ interessante come la correzione dei riflessi trigeminali possano correlarsi alle disfunzioni delle ossa temporali, provocando disturbi all’orecchio. Si ritiene che le lesioni craniche che interessano l’osso temporale possano interferire con l’equilibrio, causando una distorsione meccanica tra i canali semicircolari di destra e sinistra. Ciò sembra essere confermato dai risultati clinici di correzioni craniche ottenute nei casi di vertigine2.

Ma la situazione più evidente è la contrattura antalgica dei muscoli del collo e dei masticatori irritando i nervi connessi, specialmente nei movimenti bruschi. La mia valutazione della presenza di una forte tensione cervico-vertebrale, con trauma pregresso e artrosi cervicale, mi fanno optare per un allentamento della zona a livello fasciale, con una valutazione dei muscoli connessi alla zona cervicale e masticatoria che dopo un accurato trattamento degli stessi, mi hanno portato a un netto miglioramento dei sintomi e del benessere globale.

L’ossificazione del legamento posto sopra il canale dell’arteria vertebrale in C1, può essere causata per gli stessi principi per cui si forma lo sperone osseo calcaneare, cioè una forte contrazione dei muscoli plantari (piede cavo) che irrigidiscono il tendine che si ossifica nei pressi dell’origine. Un collo artrosico traumatizzato e rigido può far generare una ossificazione a livello di tendini molto tesi e fibrotici.

CONCLUSIONE:

Il trauma a carico del rachide cervicale ha trovato un forte beneficio lavorando tutto il diaframma cerebellare. I mutamenti di posizione dell’occipite e della prima vertebra cervicale generano tensione, edema e restrizione del moto

fisiologico nei confronti dei plessi nervosi in situ, e dei tessuti adiacenti (1,2). L’uso delle tecniche di Kinesiologia Applicata e di Craniosacrale, come la correzione cervicale superiore, bilanciamento dell’ATM, ripristino del tono corretto delle fasce e dei muscoli adiacenti, il trattamento dei punti NL e NV (4), il miglioramento dei rapporti suturali e membranosi specialmente a livello di occipite e temporali, può determinare in molti casi un processo di autoguarigione. II controllo nervoso migliora, il torrente ematico si normalizza, il SNC, (‘ipofisi e l’ipotalamo possono rivitalizzarsi, con la conseguenza che labirinto e orecchio interno, nonché lo stato generale del sistema cervico craniale migliori e il benessere che ne deriva va a beneficio del cliente stesso.

E’ incredibile come sono complessi i rapporti strutturali che determinano una tale varietà di sintomi. La Kinesiologia Applicata, utilizzando le tecniche di Origine/Inserzione, NV, NL ha un effetto preciso sulla funzione fisiologica, sulla posizione e sulla mobilità delle ossa coinvolte. Questo a livello cervico craniale, come altrove nell’organismo, la natura tende a ripristinare rapporti normali quando le restrizioni vengono rimosse.

(Dr. GIORGIO GIORGINI)

ABBREVIAZIONI E  LEGENDA:

Pitch test: test per la valutazione della disidratazione. Si effettua stirando leggermente la cute come per pizzicarla; un muscolo MIF diventa MID;

SOT: Sacro Occipital Tecnique secondo Dejernette

SCOM: Sterno Cleido Occipito Mastoideo

NL: Sistema Neuro Linfatico

NV: Sistema Neuro Vascolare

OCCIPUT: Test che valuta la relazione Glosso Occipitale

CIA STRETCH: tecnica di allungamento e stiramento di zone che si relazionano all’Area Comune Integrativa dell’Encefalo

INSPIRATION-EXPIRATION ASSIST: test respiratori per valutare le lesioni

craniali

PRE-TEST: serie di test kinesiologici per valutare la funzionalità di un Muscolo Indicatore in chiaro

TEST DIAFRAMMA CEREBELLARE: test che valuta la tensione a livello subnucale

CSR: Cranio Sacral Repatterning

RTV: Reset Temporo Vascolare

ROCKING MASTOIDEO: tecnica di palpazione delle Mastoidi

SSO: Sblocco Sub Occipitale

RIFLESSO STAPEDIALE, EUSTACHIALE, OCULOMOTORIO: Riflessi cosiddetti Trigeminali

LA SCUOLA SIKMO GME

Corsi di formazione in Posturologia, Kinesiologia Applicata, Kinesiologia Medica,

Kinesiologia odontoiatrica, Odontoiatria Neurofocale e Neural Terapia integrata alla Kinesiologia

INFORMAZIONI E CONTATTI

Mail sikmo@sikmo.it

Tel. +39 06 2593189

SEGUICI SUI SOCIAL

SEDE LEGALE

Via Zosimo, 13  -  00178  Roma

C. Fiscale / P. Iva 12156251006

SEDE OPERATIVA

Via Prenestina, 369D  -  00177   Roma

Tel. 062593189